MC International, società di marketing e business development al servizio delle imprese e DOC-COM, agenzia di comunicazione ed eventi specializzata nel settore del turismo montano, annunciano una partnership nella gestione di Winter Games Hospitality & Development, il percorso di strategie e sviluppo del territorio compreso nel triangolo Milano-Cortina-Valtellina verso le Olimpiadi invernali 2026.
Marisa Corso, CEO di MC International, e Chiara Caliceti, General Manager di DOC-COM, si conoscono personalmente e condividono un rapporto di amicizia e stima da anni. “ E’ stato naturale evolvere un rapporto di collaborazione in un rapporto di partnership: competenze sinergiche e complementari al servizio di un progetto che ci vede entrambe molto coinvolte e appassionate”, spiega Marisa Corso. L’intuizione è stata tutta sua: fin dal giorno stesso dell’annuncio dell’assegnazione all’Italia dei Giochi Olimpici Invernali 2026 ha compreso l’importanza di condividere un percorso di preparazione con tutte le istituzioni e i livelli coinvolti.
“Tenevo molto all’idea di riunire periodicamente i rappresentanti di tutta la filiera di preparazione di Milano-Cortina 2026 – continua Marisa Corso – le istituzioni, gli albergatori, i progettisti, gli investitori per condividere, idee, avanzamenti, progetti e ambizioni. La posta in gioco è troppo alta per una gestione chiusa alla sola industry dell’imprenditoria dell’ospitalità. Ogni decisione, ogni progetto coinvolge inevitabilmente il territorio e la comunità che ci vive e, trasversalmente, i servizi di cui si serve quotidianamente, in alta come in bassa stagione. Il che significa anche che ogni decisione, ogni progetto deve guardare oltre le Olimpiadi, per avere un effetto cascata sul futuro. Un po’ com’è stato Expo per Milano. In questo percorso è venuto naturale cooptare DOC-COM. Chiara Caliceti e il suo team portano proprio quella profonda conoscenza delle peculiarità del territorio che serve anche per dialogare e rendere consapevoli le comunità locali”.
DOC-COM lavora infatti da 20 anni nel turismo della montagna con progetti che spaziano su tutto l’arco alpino tra Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige. Comunicare le località, incentivare i più innovativi progetti che coinvolgono le località è l’expertise di DOC-COM.
“La sinergia tra territori, la capacità e la volontà di fare sistema sono la chiave innovativa del progetto Giochi Olimpici Invernali – dice Chiara Caliceti – Una spinta ad unire le forze che non è particolarmente comune in Italia, forse perché si tende ad aspettarsi che l’input arrivi dall’alto. È dal basso invece che nasce la volontà di integrazione e sinergia. La natura diffusa delle Olimpiadi del 2026, tra Valtellina-Cortina e Milano e questa volontà di fare sistema hanno persino promosso la nascita di un network di emittenti e media fortemente radicati nei territori olimpici, aperti alla reciproca contaminazione e allo scambio redazionale e informativo, con una programmazione comune. E’ in sintonia con questo spirito che abbiamo accolto con entusiasmo e gratitudine la proposta di Marisa di proseguire insieme il bellissimo percorso di Winter Games.”
“Il mio amore per la filiera viene da lontano – commenta Marisa Corso – so per esperienza che perché qualcosa accada bisogna convincere la testa di un’organizzazione (così come per un territorio è fondamentale intendersi con le istituzioni che lo regolano), ma so anche che se non approfondisci le peculiarità di ogni singolo stakeholder, di ogni singola diramazione del percorso non arrivi da nessuna parte. Ogni soggetto che partecipa a un progetto ha le sue ragioni e le sue riserve di creatività fondamentali a far accadere cose molto ambiziose. Come per Expo, se vogliamo che le Olimpiadi 2026 segnino un prima e un dopo per i territori del turismo alpino, dobbiamo puntare all’eccellenza”.
“In 20 anni di lavoro di eventi ne abbiamo visti, vissuti, seguiti tanti – incalza Chiara Caliceti – ma quello che ci portiamo a casa ogni volta dagli appuntamenti di Winter Games Hospitality & Development non è solo la qualità e varietà dei relatori (e la non trascurabile generosità nel condividere competenze, esperienze e idee), l’apertura e la disponibilità delle istituzioni, l’attenzione del grande pubblico che l’ultima volta a Sondrio non stava nemmeno tutto nella sala dell’evento, ma anche l’energia, la naturalezza delle relazioni e del networking, il piacere nello stare insieme, autentico. E’ il risultato della condivisione e dell’integrazione messe al servizio di un grande progetto. Il cammino insieme, MC International e DOC-COM, rafforzerà queste leve perché quando si lavora non solo su territori conosciuti e amati ma anche su valori che sono propri è tutto più facile”.