Benvenuti a un nuovo appuntamento con le storie che ispirano il mondo dello sport e del marketing sportivo! Oggi SportMarketingNews.com ospita un giovane campione (Lorenzo Strianese) che, nonostante la sua giovane età, ha già dimostrato come il talento e la dedizione possano portare a traguardi incredibili.
Ma oltre alle performance in pedana, c’è un aspetto sempre più cruciale per gli atleti di oggi: la costruzione di un brand personale solido e autentico. Un elemento che, come vedremo con il nostro ospite, può aprire le porte non solo a successi sportivi, ma anche a significative opportunità professionali e di partnership.

Lorenzo, complimenti per il tuo incredibile terzo posto ai Student & University World Championships di Boston. Che emozioni hai provato rappresentando l’Italia e salendo sul podio a soli 18 anni?
Grazie mille! È stata un’emozione fortissima. Rappresentare l’Italia a livello internazionale è qualcosa che ancora faccio fatica a realizzare. Sentire il mio nome chiamato sul podio, a soli 18 anni, in una gara così importante, è stato il frutto di mesi di lavoro, sacrifici e passione. Boston è stata una tappa che mi ha segnato: mi ha fatto capire che sto andando nella direzione giusta.
Hai menzionato l’impegno tra studio e allenamenti. Ci puoi raccontare come riesci a conciliare questi due aspetti della tua vita, specialmente con gli impegni agonistici a livello internazionale?
Non è semplice, specialmente in una fase della vita in cui c’è anche la scuola, gli esami, gli impegni sociali. La chiave per me è stata l’organizzazione e, soprattutto, il supporto del mio allenatore Mattia Di Pasquale, che mi segue con un approccio estremamente attento e personalizzato. Abbiamo costruito una programmazione che tiene conto sia della preparazione agonistica che dei momenti in cui devo concentrarmi di più sullo studio. Allenarmi con una guida tecnica solida alle spalle mi permette di non sprecare energie, né fisiche né mentali.

Il powerlifting “raw” è una disciplina che richiede una forza e una tecnica eccezionali. Qual è stato il percorso che ti ha portato a scegliere proprio questa specialità e quali sono, secondo te, le sfide maggiori?
Mi sono avvicinato al powerlifting in modo abbastanza naturale: avevo già sperimentato questo tipo di allenamento in maniera amatoriale, ma è stato durante il mio anno di studio all’estero a Los Angeles che ho iniziato ad approcciarmi seriamente alla disciplina in chiave agonistica. Vivere in un contesto dove il powerlifting è molto diffuso mi ha motivato moltissimo e mi ha fatto capire quanto potenziale ci fosse anche per me in questo sport. In quel periodo ho cominciato a lavorare in modo più strutturato con Mattia, che è tuttora la mia guida tecnica. Il suo supporto è stato fondamentale per trasformare quella passione iniziale in un percorso competitivo.
Le sfide maggiori? La pazienza. I progressi arrivano solo con costanza, e bisogna saper gestire anche i momenti di stallo. E poi la disciplina quotidiana: il powerlifting “raw” ti richiede tutto, ma ti restituisce molto se lo affronti con testa.
Hai già collaborato con alcuni brand del powerlifting e sei in trattativa con altri. In che modo queste partnership ti stanno supportando e cosa cerchi in una collaborazione con un marchio?
Negli ultimi mesi ho avuto modo di entrare in contatto con realtà del settore che credono nel potenziale degli atleti emergenti. In particolare, è attualmente in corso una collaborazione con StrengthShop, brand di riferimento nel panorama del powerlifting, che sta sostenendo concretamente il mio percorso. Per me una partnership deve basarsi sulla condivisione di valori: impegno, autenticità e attenzione alla qualità. Quando un brand riconosce e valorizza il lavoro quotidiano dietro ogni risultato, si crea una sinergia reale. È questo che cerco: un rapporto che vada oltre la semplice visibilità e che contribuisca davvero alla mia crescita come atleta.
Dal punto di vista di SportMarketingNews.com, la tua storia è un esempio lampante di come il talento e la dedizione possano attrarre l’attenzione dei brand. Secondo te, quali sono gli elementi chiave che rendono un atleta appetibile per gli sponsor nel mondo del powerlifting?
Credo che oggi, oltre ai risultati, conti molto la serietà del percorso. I brand come StrengthShop cercano persone che vivano lo sport con passione ma anche con coerenza, continuità, rispetto. Essere appetibili per uno sponsor significa non solo “sollevare tanto”, ma farlo con testa, con una comunicazione onesta e con la capacità di ispirare gli altri. Io cerco di costruire ogni giorno un’immagine credibile, senza forzature, perché penso che alla lunga sia quello che fa la differenza.
Considerando la tua giovane età e i tuoi successi, ti vedi come un “brand” personale in crescita?
Sì, sto iniziando a vederlo così. All’inizio ero solo concentrato sul diventare più forte e migliorare i miei numeri in pedana, ma man mano che ottenevo risultati, ho capito che anche il modo in cui racconti il tuo percorso conta. Oggi cerco di costruire una presenza che rispecchi davvero chi sono: uno studente, un atleta, una persona determinata che crede nei sacrifici quotidiani. Se questo può ispirare altri o attrarre realtà che credono nello sport autentico, ne sono felice.
Qual è la tua visione a lungo termine per la tua carriera sportiva e per le eventuali opportunità commerciali che ne potrebbero derivare?
A livello sportivo, l’obiettivo è continuare a migliorarmi, crescere tecnicamente, fisicamente e mentalmente, con il sogno di raggiungere i vertici assoluti della mia categoria. Dopo il risultato ottenuto a Boston agli Student & University World Championships, ho ricevuto la convocazione ufficiale per due importanti competizioni internazionali: il Mr. Olympia USAPL 2025 a Las Vegas e i World Open Championships USAPL a Seoul, in Corea del Sud. Sul piano commerciale, voglio costruire collaborazioni solide, con brand che condividano i miei valori. Ma soprattutto, voglio che il mio percorso possa servire come esempio per altri giovani: dimostrare che anche partendo da una realtà locale, come Salerno, si può arrivare lontano con serietà, impegno e passione.





































































