I rituali scaramantici e le superstizioni nel calcio non riguardano solo singoli calciatori, ma spesso intere squadre. I calciatori della Repubblica Ceca, durante gli Europei del 2012, hanno evitato di radersi la barba per tutta la competizione.
Jordi Alba si lava sempre i denti prima di una partita. Cristiano Ronaldo lascia i tacchetti a mollo in acqua calda e si infila sempre prima il calzino destro. Dele Alli usa gli stessi parastinchi fin da quando era bambino. Esteban Cambiasso entrava in campo facendo tre saltelli e toccava il prato con la mano destra per poi farsi il segno della croce. Giovanni Trapattoni versava acqua santa sul campo da gioco direttamente dalla sua boccetta accuratamente custodita.
Si parla sempre delle superstizioni dei calciatori, mai di quelle dei tifosi. A Time2play.com ci siamo chiesti se i tifosi italiani fossero superstiziosi o meno. E, se sì, quali fossero i rituali più diffusi nel mondo del calcio vissuto dalle curve degli stadi, tra divani e televisioni, tra piazze e mega schermi. Abbiamo intervistato 1.000 italiani appassionati di calcio per saperne di più sui loro riti propiziatori. Di seguito, i risultati dello studio.
Inaspettatamente, è emerso che i tifosi italiani sono relativamente sobri: tra tutti gli intervistati, il 33.1% di loro dichiara di essere superstizioso e di avere dunque rituali propiziatori.
Ovviamente, ci sono tifoserie più superstiziose di altre. Nella lista delle 5 squadre di Serie A con le tifoserie più superstiziose spunta la S.S. Lazio: il 60% dei tifosi laziali compie rituali propiziatori prima di una partita. A seguire si attestano i tifosi della U.S. Cremonese con il 40% di tifosi superstiziosi. Rimanendo nella Capitale, anche il 34% dei tifosi della A.S. Roma attua rituali propiziatori. Così come il 30.27% dei tifosi del S.S.C. Napoli e il 30% della tifoseria della U.S. Salernitana.
Di tutti gli intervistati superstiziosi, il 22.3% dei tifosi ha dichiarato di essersi incolpato almeno una volta per la perdita della propria squadra del cuore.
Questo, perché il proprio rituale propiziatorio non era stato compiuto. Per esempio, non avevano potuto indossare la loro maglia fortunata o non avevano potuto vedere la partita con il solito gruppo di amici o parenti.
E’ stato chiesto ai tifosi superstiziosi quali fossero i loro rituali propiziatori più comuni.
Ne è emerso che la forma di superstizione di gran lunga più frequente è guardare la partita con un certo gruppo di amici o parenti (49.6%). Ma contano anche i capi d’abbigliamento: il 48.8% dei tifosi superstiziosi dichiara di indossare specifici capi d’abbigliamento mentre guarda una partita, che sia a casa o allo stadio. Un altro rituale scaramantico è quello di sedersi sempre in un determinato posto (44.8%) almeno per quanto possibile.
Il 31.2% dei tifosi superstiziosi ha poi dichiarato di indossare un determinato amuleto o portafortuna, mentre il 21.6% di loro ammette di ascoltare sempre una determinata musica o una specifica canzone portafortuna.