Ieri a Genova, presso la sede comunale di Palazzo Tursi, è stata presentata la terza edizione del Campionato Mondiale di Plogging e il calendario degli eventi che animeranno la città tra il 29 settembre e il 1° ottobre, con un’anteprima, lo spettacolo “Non c’è un Pianeta B” di Roberto Cavallo con la Quadrilla Folk Band, il 28 settembre al teatro di Campomorone (GE). Una competizione sportiva innovativa, che unisce l’attività fisica del trail running al rispetto per l’ambiente, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini, sportivi e ragazzi delle scuole a comportamenti più attenti e meno inquinanti.
Ben 15 nazioni rappresentate dai 100 atleti e atlete che correranno sui sentieri del Parco delle Mura sabato 30 settembre per dimostrare che basta poco per rendere più puliti i luoghi in cui viviamo. Grazie ad una qualificazione mista, tramite una decina di gare di trail running in Italia e in Europa e una competizione virtuale aperta a tutti, i 100 runner finalisti si sono aggiudicati un pettorale valido per le finali del 30 settembre e ora sono pronti a battere i record della passata edizione, quando furono raccolti oltre 1.100 kg di rifiuti abbandonati nella Valli olimpiche di Torino 2006.
Venerdì 29 settembre, presso il Centro Sportivo “Felice Ceravolo” al Lagaccio, si svolgerà la Plogging Child, con la collaborazione della Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione Edoardo Garrone, un progetto di educazione ambientale rivolto ai bambini e alle bambine delle scuole del territorio attraverso il plogging. Nel pomeriggio, l’arrivo in città degli atleti decreterà l’inizio della terza edizione del Campionato vero e proprio, con la consegna dei pacchi gara e la cerimonia di apertura a Palazzo Ducale alle ore 21:00.
Sabato 30 settembre si svolgeranno le finali del Campionato Mondiale di Plogging, con partenza e arrivo degli atleti dal Centro Sportivo “Felice Ceravolo” al Lagaccio. Lungo tutta la giornata intrattenimento, giochi per bambini e stand accompagneranno l’attesa dell’arrivo della gara, con collegamenti in diretta dalla corsa. Una volta giunti al traguardo spetterà ai giudici di gara il compito di aprire tutti i sacchi di rifiuti raccolti dagli atleti e differenziarli, conferendo a ciascuno un punteggio basato su distanza e dislivello percorsi. La quantità e la qualità dei rifiuti raccolti avranno un peso importante sul risultato finale, poiché il loro valore, trasformato in CO2 non emessa in atmosfera grazie al riciclo dei materiali raccolti, contribuirà alla classifica.
Domenica 1° ottobre la manifestazione si sposterà al Porto Antico, e più precisamente al Molo Ponte Embriaco, per l’edizione pilota dell’Urban Plogging, in collaborazione con l’Energy Partner AXPO, una competizione tra le vie del centro storico che impegnerà 50 atleti e atlete nella raccolta del littering urbano. In contemporanea a Marina di Genova, in collaborazione con Roberto Nada, Riviera Sailing Academy, si svolgerà una dimostrazione di SeaPlogging, in cui i rifiuti abbandonati in mare saranno raccolti direttamente da una barca. La mattinata si concluderà quindi con le premiazioni del Campionato Mondiale di Plogging.
“Correre in un ambiente naturale permette di apprezzare fino in fondo la bellezza dell’ambiente che ci circonda, che sempre più rischia di essere messo in crisi dalla pressione dell’uomo, delle sue attività e della sua disattenzione – dichiara Roberto Cavallo, direttore di gara – La cosa più semplice per preservarlo è cercare di lasciare i sentieri, le strade e i luoghi che attraversiamo puliti e di raccogliere ciò che incontriamo abbandonato da altri. Questo è lo spirito, il sentimento che ha mosso all’azione centinaia di atleti da tutto il mondo che negli scorsi mesi si sono contesi un pettorale per le finali del terzo Campionato Mondiale di Plogging e che sono pronti a sfidarsi qui, a Genova, il prossimo 30 settembre! Un ringraziamento particolare al Comune di Genova e ai tanti volontari della Valle dello Sport, fondamentali nell’organizzazione di questa nuova sfida”.
“Come Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – dichiara il Sottosegretario sen. Claudio Barbaro – stiamo progettando una serie di iniziative rivolte proprio al mondo dello sport, per i giovani praticanti, sia nelle scuole sia nelle società sportive, per contribuire in fretta a diffondere una cultura dell’educazione ambientale, ossia al rispetto del bene più prezioso che abbiamo. Educazione ambientale che, a differenza del passato, riguarderà non solo i giovani ma larghe fasce della popolazione”.
“Dopo il grande successo del Grand Finale di The Ocean Race, Genova si prepara a diventare il palcoscenico dei Mondiali di plogging: una disciplina che alla pratica sportiva affianca un’importantissima attività di tutela dell’ambiente e di sensibilizzazione sul benessere dell’ecosistema urbano – dichiara l’assessore comunale allo sport e turismo Alessandra Bianchi – Nei prossimi giorni la nostra città sarà invasa da un centinaio di atleti provenienti da tutto il mondo che si sfideranno in una gara dove, a vincere, saranno il rispetto per l’ambiente e la promozione di buone pratiche ecologiche. Un evento di caratura internazionale all’insegna della sostenibilità che, è proprio il caso di dirlo, ci farà correre ancora più velocemente verso il grande obiettivo di Genova Capitale europea dello Sport 2024, la rassegna di tornei, eventi e manifestazioni sportive, agonistiche e amatoriali, che l’anno prossimo metteranno Genova al centro della scena sportiva europea, promuovendo a livello internazionale la nostra città dal punto di vista turistico e confermando la nostra idea che sport e turismo siano un binomio vincente per promuovere, allo stesso tempo, sviluppo economico e salute dei cittadini”.
“Credo che ospitare le finali del Campionato Mondiale di Plogging a Genova, Capitale Europea dello Sport 2024, sia un’opportunità unica per il nostro territorio – afferma l’Assessore allo sport e alle politiche giovanili della Regione Liguria Simona Ferro – grazie a questa competizione migliaia di cittadini liguri, tra cui molti giovani, possono conoscere da vicino e per la prima volta questa pratica virtuosa, capace di unire all’attività fisica la salvaguardia dell’ambiente, promuovere stili di vita consapevoli e sviluppare appieno il potenziale educativo dello sport”.